Fuori Concorso – Out of competition

DOMENICA 24 SETTEMBRE Ascea (Sa) Palazzo Ricci- De Dominicis ore 18.20

Focus Iran con la proiezione

SCOOL  scritto e diretto da Kimia Rahmani Ghane. Iran 2022

Saranno presenti in sala l’autrice del film Kimia  Rahmani . e il produttore . Averli al 26^ Mediterranei Video Festival festival è un motivo di orgoglio è un modo per dar voce a chi lotta per la libertà

Ashkan Khatibi Producer

Dorreh Khatibi-Hill Producer

Questo documentario proietta la voce di una generazione di ragazze la cui voce non è mai stata ascoltata. Le ragazze iraniane che hanno dimenticato i loro sogni e perso la speranza per anni, questa volta si sono affidate a una ragazza, della loro stessa età, per essere la loro voce e prevenire una repressione più grande e riportare loro la speranza. Il corto porta lo spettatore in uno degli ambienti meno invisibili, una scuola superiore femminile in una zona remota e svantaggiata di Teheran, dove le ragazze parlano coraggiosamente dei loro sogni, speranze e frustrazioni riguardo al vivere in Iran da ragazze.”

 

Ashkan Khatibi, 43 anni, attore e cantante, protagonista della serie tv di successo «Khatoon, Once Upon a Time in Iran», è stato costretto a lasciare Teheran lo scorso dicembre dopo un arresto.

È un artista importante e una persona che sta facendo una battaglia personale per i diritti umani
L’attore ha spiegato su di aver scelto di lasciare il Paese dopo essere stato arrestato davanti casa a Teheran, cinque giorni dopo la morte di Mahsa Amini, per i suoi post. È un artista importante e una persona che sta facendo una battaglia personale per i diritti umani .L’attore ha spiegato su Instagram di aver scelto di andare via  dopo essere stato arrestato davanti casa a Teheran, cinque giorni dopo la morte di Mahsa Amini, per i suoi post.A gennaio Ashkan ha diffuso su Instagram la canzone «Zan Zendegi Azadi» (Donna, vita, libertà).

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21 SETTEMBRE 2023

STELLA CILENTO (SA)

[ Piazza Umberto I ] Fuori Concorso/Out of competition

Omaggio a Cecilia Mangini

21:30 -proiezione del documentario

DUE SCATOLE DIMENTICATE

un viaggio in Vietnam di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli, Italia,2020, b/n e colore, 58’30’’

Due scatole da scarpe di negativi fotografici 6×6, dimenticate in un vecchio armadio in soffitta per più di 50 anni e inaspettatamente ritrovate: un film che racconta di una guerra, della memoria che svanisce, di una sfida contro il tempo che passa. È “Due scatole dimenticate. Un viaggio in Vietnam”, firmato dalla grande documentarista recentemente scomparsa Cecilia Mangini e da Paolo Pisanelli.
Nel 1964-65 i registi Lino Del Fra e Cecilia Mangini hanno vissuto per 3 mesi nel Vietnam del Nord, in guerra con gli USA, per effettuare i sopralluoghi per un film documentario sulla lotta di quel popolo deciso a conquistare l’unità e l’indipendenza. Hanno esplorato gran parte del paese, ma a causa dei bombardamenti americani i due sono stati rimpatriati insieme a tutti gli stranieri residenti a Hanoi. Quelle bombe colpirono anche il loro film, che non è stato più realizzato. Ma Cecilia Mangini ha effettuato un grande reportage fotografico, in parte ancora inedito e quella guerra, quella resistenza, quel popolo in armi rivive attraverso foto, scritti, ricordi e vuoti di memoria.

 

Cecilia Mangini

(Mola di Bari, 1927 – Roma, 2021) documentarista e fotografa, fin dall’inizio del suo lavoro porta uno sguardo impegnato, attento e personale sull’individuo e la società, dedicando un’attenzione particolare ai temi della marginalità, dell’immigrazione e delle ingiustizie sociali.Prima donna a girare documentari nel dopoguerra, sceneggiatrice di alcuni lungometraggi e di più di quaranta cortometraggi, in gran parte realizzati insieme al marito Lino Del Fra. La sua macchina da presa ha esplorato l’Italia dalla fine degli anni Cinquanta fino ai primi anni Settanta, spesso volgendo lo sguardo al Sud Italia e alla Puglia, per cercare i rituali di una cultura antica che scompariva travolta dalle veloci trasformazioni imposte dal boom economico. Nel 2009 Cecilia ha ricevuto a Firenze la Medaglia del Presidente della Repubblica, «per aver trasmesso alle generazioni future, attraverso la sua attività di cineasta documentarista, alcune delle più belle immagini dell’Italia degli anni ‘50 e ‘60”. Dal 2016 ha realizzato tre documentari e due cortometraggi in co-regia con Paolo Pisanelli.

Paolo Pisanelli fotografo, filmmaker, direttore artistico della Festa di Cinema del reale. Inizia come fotografo di scena, dal 1997 si dedica alla regia di film-documentari. Ha raccontato le città, i migranti, i grandi eventi, le lotte sociali, le tradizioni musicali , ha ricevuto premi e riconoscimenti in festival nazionali ed internazionali. Nel 2005 ha conosciuto Cecilia Mangini e sono diventati amici: con la Festa di Cinema del reale e OfficinaVisioni promuove la sua opera fotografica e cinematografica a livello internazionale, ha realizzato tre documentari e due cortometraggi in co-regia con Cecilia Mangini, ha curato quattro sue mostre fotografiche: CECILIA MANGINI – visioni e passioni, ISOLE – un viaggio fotografico a Lipari e PanareaVOLTI DEL XX SECOLONOVE SCATTi

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GIOVEDI  21 SETTEMBRE 2023

STELLA CILENTO (SA ) [ Piazza Umberto I ] ore 21.20
Fuori Concorso/Out of 

FACCE Rutigliano, 1956
una fotografia di Cecilia Mangini
Italia, b/n, 2019, 5’08”
Regia Cecilia Mangini , Paolo Pisanelli / montaggio Matteo Gherardini
Ideazione Paolo Pisanelli / Musica Gioacchino Rossini
Photo editor Claudio Domini / Effetti digitali Enrico Rollo
Organizzazione Federica Facioni
produzione OfficinaVisioni
in collaborazione con
Erratacorrige, Big Sur, Archivio Cinema del reale

I paesaggi del volto di una folla di spettatori colti di sorpresa dall’audacia di una giovane fotografa in un paesino pugliese che festeggia la ricorrenza del Santo Patrono. Mentre la banda suona Cecilia Mangini, in blu jeans, giubbino e macchina fotografica Superikonta 6×6,  irrompe sui gradini della cassa armonica alle spalle del maestro che dirige la più bella ouverture rossiniana: le facce stupite del pubblico di Rutigliano mostrano lo stupore per quello che sta accadendo. Clic! Un istante lungo 55 anni ci riporta il paesaggio di facce, di uomini vestiti a festa per assistere al concerto in piazza… Tutti maschi di tutte le età, non si vedono donne tranne poche facce seminascoste, una ha con sé il suo bambino. Nello spazio pubblico si affollano mille facce, mille storie, mille traiettorie imprevedibili fissate per sempre dallo scatto di Cecilia, fotografa di strada, unica donna ad agire , pronta a incantare e sorprendere il pubblico in un istante decisivo, un centesimo di secondo che dura per sempre.

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24 SETTEMBRE Ascea (Sa) [ Palazzo Ricci- De Dominicis ]  ore 19.30  Fuori Concorso/Out of competition

Fotografia della famiglia italiana di Virgilio Tosi (Italia, 1969, 23′)

«Fotografia della famiglia italiana è l’unico documentario della mia filmografia che ho autoprodotto in proprio (con la collaborazione finanziaria per l’acquisto della pellicola e la disponibilità di mezzi tecnici dell’amico documentarista Raffaele Andreassi). Gli altri collaboratori furono: il direttore della fotografia Carlo Ventimiglia, con la sua meravigliosa cinepresa auto costruita in un solo esemplare, la “verticale Ventimiglia”; il musicista Franco Potenza, e l’attore Riccardo Cucciolla che leggeva il mio testo di commento parlato» (Virgilio Tosi.) Tosi coinvolgerà Andreassi nella realizzazione di Album: Fotografia dell’Italia di ieri, programma che da questo film prende spunto e forma, che andò in onda in 15 puntate su Rai 2 nel 1977.

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Venerdi 22 SETTEMBRE Terradura Ascea  (Sa) [ Piazza dell’Unione ] 22:00

 5×7 – il paese in una scatola    Michele Citoni, Italia, 2018, 37′

Una bellissima collezione di immagini lega Frank Cancian, anziano fotografo e professore in pensione di antropologia, statunitense di origine veneta, agli abitanti del piccolo paese irpino di Lacedonia. Con il casuale ritrovamento delle 1801 fotografie scattate nel 1957 dal giovane Cancian in quel borgo rurale in cui era capitato quasi per caso, la storia riprende lì dove si era interrotta sessant’anni prima. E il filo dei ricordi si riannoda alle persone e ai luoghi, trascinando con sé alcune riflessioni essenziali sul modo in cui la fotografia possa farsi sguardo etnografico sulle piccole comunità.

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Sabato 23 Settembre Rodio- Pisciotta (SA) ore 22:30 [Piazza Vittoria]

La generazione perduta, di Marco Turco, Italia 2022, 80′

genere: documentario prodotto da Mir Cinematografica e Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Cinema e Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.


Vincitore del Nastro d’Argento, il film racconta,  con la voce narrante di Claudio Santamaria, senza retoriche, gli anni ’70 in cui l’eroina aveva conquistato il mercato dei giovani,  attraverso la  figura  di Carlo Rivolta, giornalista di “Paese Sera” e del nascente quotidiano “La Repubblica”.  Carlo Rivolta è stato l’autore di inchieste sulla droga che tra il 1974 e il 1975 si diffondeva prepotentemente nel nostro Paese, devastando intere generazioni

Nel materiale di repertorio utilizzato  ci sono i contributi di Alberto Grifi e Antonello Branca: il primo con il memorabile reportage del grande raduno di Parco Lambro, il secondo con il ritratto di Filomena e Antonio, una coppia di tossicodipendenti a Milano, che danno la parola ai giovani drogati.