Awlad un film sul tema dei rifugiati chiude la seconda edizione di DOC aspettando il Festival

Ascea (SA) –  La vita e l’infanzia di quattro bambini rifugiati attraverso il tema della scuola e dell’istruzione al centro dell’ultimo appuntamento di Doc seconda edizione. La rassegna è a cura di Maria Grazia Caso, direttrice artistica del Mediterraneo Video Festival  che ha scelto i titoli  dei  film  provenienti dall’Archivio delle Culture Mediterranee ACM del MVF, che si apre al pubblico su temi di grande attualità.

L’appuntamento è per Sabato 25 maggio alle 18:30 nella sala di Palazzo Ricci de Dominicis di Ascea (SA). Il documentario è diretto da Cosimo Caridi e Ane Irazabal Elkorobarrutia. Il film fa luce sulla lotta quotidiana di bambini, bambine e adolescenti rifugiati per ottenere un’istruzione formale.

Awlad“, bambini in arabo, racconta quattro storie attraverso le voci e gli occhi di quattro piccoli protagonisti, due bimbe e due ragazzini, che scampati a diversi conflitti nel mondo, tra rinascita e sopravvivenza, si trovano ad affrontare l’infanzia e la vita da rifugiati in paesi diversi e lontani da quelli in cui sono nati. Secondo un rapporto dell’ l’UNHCR Italia, Agenzia ONU per i rifugiati, infatti, quasi quattro milioni di bambini rifugiati non frequenta la scuola. Si registra inoltre un aumento delle iscrizioni alla scuola primaria dal 61 al 63%, dal 23 al 24% per la scuola secondaria, e dal 1 al 3% per percorsi di istruzione superiore. L’integrazione e la possibilità di poter crescere e diventare degli adulti in grado di fare scelte libere e realizzarsi passa inequivocabilmente dall’istruzione, che deve essere non solo un diritto ma anche una garanzia a cui è facile accedere, qualunque sia il Paese o la condizione in cui si trovino. Sul tema dei rifugiati in Italia, dopo il film, ne parleranno Alessandra Napolitano – giornalista esperta in protezione internazionale e diritti umani;

Pasquale Longo – presidente Legambiente Paestum accompagnato da una rappresentanza del Progetto OrtoMondo, una realtà di inclusione sociale nata a Paestum (SA) grazie all’impegno di Legambiente Paestum. OrtoMondo ha contribuito ad avvicinare gli stranieri alla comunità locale, impegna dai 10 ai 20 giovani nella coltivazione di circa 1.500 metri quadri di terreno nella zona di Capaccio Paestum in provincia di Salerno, favorendo l’integrazione tra nazionalità differenti e promuovendo i principi di un’agricoltura sana. E’ progetto europeo che impegna associazioni di volontariato europee con l’obiettivo di realizzare percorsi di inclusione tra comunità locali contribuendo alla costruzione di comunità più inclusive, sicure e coese. La conclusione è affidata alla proposta di Ida Budetta, con un “cantiere delle storie”  che sceglie di raccontare le aziende d’eccellenza, dell’enogastronomia locale, da affiancare alle attività di Medfest APS, rafforzando il valore culturale ed identitario, rappresentato dai prodotti e dalle storie di vita e passione dei produttori.

Dopo il film e il dibattito seguirà una degustazione dal titolo “Intrecci di Vite” tra i vini dell’Azienda Vitivinicola Alfonso Rotolo, l’olio e i prodotti dell’Azienda Agricola Ausono, i prodotti caseari dell’Azienda Agricola Tenuta Principe Mazzacane, il miele di Ortomondo.
Le proiezioni sono gratuite. Per la degustazione verrà richiesto un contributo come crowdfunding per le attività di Medfest APS ed è consigliabile la prenotazione a: logistica@medvideofestival.net.