La violenza delle armi raccontata da Michael Moore a Doc

Ascea (Sa), sesto appuntamento per la serie di incontri in cineteca a cura di Maria Grazia Caso con Doc  il cinema dell’Archivio del Mediterraneo Video Festival ACM ( Archivio delle Culture Mediterranee), sabato 18 maggio ore 18,30  sarà proiettato il film Bowling a Columbine di Michael Moore.  Un film ancora molto  attuale alla luce delle continue stragi che avvengono con una frequenza inaudita negli Stati Uniti a causa della facilità con la quale è possibile comprare armi e dove il mercato è particolarmente fiorente e redditizio.

Il tema della diffusione delle armi leggere nel mondo, dati alla mano, risulta essere molto preoccupante e lo è ancora di più se si considera la situazione negli Stati Uniti. Gli Usa sono allo stesso tempo il maggiore esportatore e importatore di armi da fuoco a uso civile e, secondo una delle più recenti analisi, hanno il più elevato tasso di possesso di armi da fuoco. Vi sono ben 89 armi ogni 100 abitanti per un totale di 270 milioni di armi in circolazione nel paese. Il tasso di possesso di armi negli Stati Uniti è del 40 per cento maggiore rispetto a quello dello Yemen (54,8 armi ogni 100 abitanti). Un’arma in casa non rende più sicuri, perché nel momento in cui questo diritto viene garantito in maniera eccessivamente estensiva, non si fa altro che aumentare a dismisura il numero di armi in circolazione. E conseguentemente alcune di queste armi, in mano a persone con intenti e tendenze negative, finiranno per causare vittime. Questa è la sfida maggiore che gli Stati Uniti hanno di fronte oggi: capire che il possesso di armi non garantisce una sicurezza effettiva, anzi, paradossalmente ed inevitabilmente aumenta i rischi e il numero di vittime.

Nel 2002 Michael Moore presentava a Cannes un film che rimane insuperato nel parlarci degli episodi di  violenza  legati alle armi nella società americana.  Lo stesso anno  il film  fu proiettato al Mediterraneo Video Festival, suscitando molto clamore tra il pubblico presente in sala. Un film documentario di una potenza irripetibile. Eric Harris e Dylan Klebold  sono i responsabili della strage del 20 aprile 1999 nella Columbine High School, vicino a Denver e Littleton, nel Colorado. Erano armati di pistole e fucili a pompa, spararono a compagni di scuola e insegnanti uccidendo 13 persone, ferendone 24 e uccidendosi poi a loro volta. Una terribile storia che parla di un assurdo massacro e di morti innocenti. Una strage a scuola che purtroppo non è rimasta l’ultima  Moore con Bowling a Columbine, toccò letteralmente un nervo scoperto della società americana mettendo a nudo il potere delle lobby delle armi e di come condizionano fortemente le scelte politiche dei governi sia democratici che repubblicani. Oggi nulla è  cambiato la realtà è la stessa di quella che oltre  20 anni fa, Michael Moore descrisse con il suo film, premiato a Cannes, e in seguito aggiudicandosi l’Oscar. Dopo la proiezione del film ci sarà  un approfondimento con Paolo Speranza, critico cinematografico e letterario, fondatore di Quaderni di cinemasud.

A seguire una degustazione a cura di Ida Budetta dal titolo gli Anarchici del gusto i vini di Antonio Bianco incontrano le alici di menaica del Perbacco , e le eccellenze dei prodotti della Tenuta Vannulo

Le proiezioni sono gratuite 

Per le degustazioni è richiesto un contributo a sostegno delle iniziative culturali di MedFest  APS  ed è preferibile la prenotazione al seguente indirizzo mail: logistica@medvideofestival.net

Location : Palazzo Ricci De Dominicis